domenica 10 aprile 2011

Cl@ssi 2.0 un ambiente per la sperimentazione

Un post per parlare di un'esperienza personale : la realizzazione di un ambiente per la sperimentazione cl@ssi 2.0 in fase di decollo all'ISIS Andra Torrente di Casoria. Nell'ambiente gli studenti troveranno repository disciplinari,spazi di condivisione dei materiali
con compagni e docenti, spazi personali, la possibilita' di ricevere un assegno,svolgerlo e postarlo al docente,dI gestire un blog sull'esperienza ecc.meglio di una descrizione una visita
http://www.itctorrente.it/CLASSE%202.0/home%20classe%2020.htm

venerdì 1 aprile 2011

E' l'ora di Dropbox?















L'avanzata inesorabile della vita digitale e quella purtroppo meno travolgente della didattica digitale sta moltiplicando il numero dei terminali con cui ciascuno, docente o discente che sia , si trova a lavorare. Emblematica al riguardo e la curva di crescita della diffusione dei terminali mobili oggi gli Smartphone domani i tablet. Questi fattori creano al tempo stesso un'opportunità e un problema. Cominciamo da quest'ultimo : sempre più spesso i materiali che produciamo o che ci procuriamo sono dispersi su terminal diversi e per quanto traffico si faccia con le pendrive quello che ci occorre nel momento in cui ci occorre sta sempre, puntualmente da un’altra parte.sarà dunque il caso di promuovere una campagna di massa fra colleghi (e alunni) per spingere tutti a dotarsi di uno spazio “on the cloud” Questi servizi hanno raggiunto uno standard di velocità,efficienza e sicurezza assoluto.Fra i tanti spicca Dropbox : 2gb gratuiti, disponibili online, su cui caricare in pochi secondi (in drag e drop !) qualsiasi file. Dovunque siate , tramite password, avrete accesso immediato ai vostri file anche dal telefonino installando l’applicazione di dropbox (anch’essa gratuita).E se dovete distribuire un file corposo, troppo corposo per una mail, con due tocchi potrete spedire all’interessato un link che gli concederà l’accesso a quello specifico file. In questo modo (ecco l’opportunità !) sarà semplicissimo lavorare in gruppo sullo stesso documento o progetto accedendo ai materiali di una cartella online condivisa o distribuire il vostro podcast didattico.

Smartphone per tutti ! Ci riguarda ?



















Secondo gli analisti del mercato telefonia i servizi voce entreranno nei prossimi anni in una fase di ulteriore rallentamento, per cui gli operatori dovranno necessariamente fornire nuovi servizi per bilanciare questo declino. La buona notizia è che la maggior parte degli operatori si trova ancora "nella parte più bassa della curva dei profitti legati ai servizi dati": gli smartphone, nonostante il loro enorme successo, anche nei mercati avanzati come gli Usa e l'Europa occidentale hanno raggiunto una penetrazione di appena il 15%. C'è insomma, un ampio margine di crescita: "...in parole povere - ha concluso Wehmeier uno dei guru dell’analisi di questo settore - far arrivare più smartphone nelle mani dei consumatori e convincerli a spendere rappresenta la maggiore opportunità di guadagno per gli operatori di tutto il mondo".Tempo 12 mesi ciò che oggi è possibile fare con uno smartphone da almeno 250/300 euro sarà possibile con un apparecchio di 120/150 e la diffusione del wifi unito a tariffe dati da 5/6 euro mensili offerte da tutti i principali operatori manderà in pensione la tastiera e aprirà l’era dell’accesso generalizzato. Una opportunità che anche il mondo dell’istruzione dovrà sfruttare calandosi nella logica della connettività reticolare totale e dei podcast didattici ,compilation di materiali didattici audiovisivi ,lezioni, documentari, conferenze, elaborati dai docenti, scaricabili dalla rete e soprattutto fruibili, come si suol dire, in modo nomadico, secondo lo stile proprio della ipod generation.

venerdì 11 marzo 2011

I 10 motivi che rendono l'ipad 2 (e probabilmente anche il 3, 4..) inutilizzabile per la didattica



Immaginate di aver, sciaguratamente, acquistato degli ipad per i vostri studenti ( è successo e succede nell'ambito dell'iniziativa cl@sse 2.0) ecco cosa accadrà :


1) Con cosa lavoreranno tendenzialmente i ragazzi ? Con una suite tipo office direte voi .Bene, per ciascuno di loro dovremo acquistarne una copia poichè nell'universo ipad non esiste un software equivalente che sia, come open office, gratuito.

2) Volete distribuire del materiale agli alunni tramite pendrive, o acquisirlo voi ? Notoriamente impossibile ! l'ipad 2, come il precedente, non ha una presa USB.

3) Volete pilotare una LIM con l'ipad2 ? Non se ne parla, occorrerebbe un'app specifica che non esiste.Infatti nei trailer la Apple mostra l'ipad che pilota un grande tv LCD, ovvero l'ultima cosa che troveremo , e che penseremmo di installare, in un'aula scolastica.

4) Volete somministrare dei materiali interattivi ai ragazzi ? Sarà difficile, la stragrande maggioranza dei learning object in circolazione non saranno visualizzabili poichè basati su flash, che la apple si ostina a non supportare.


5) Avete spesso fatto ricorso a quei programmi tipo Hot Potatoes per preparare verifiche interattive ? Accantonateli su IPAD non saranno visualizzabili.

6) Se pensate di far seguire agli alunni dei programmi di rai educational non sarà possibile, la RAI trasmette sul web con la tecnologia "silverlight" che l'Ipad non supporta (in verità neanche Android e windows 7 almeno fino qualche settimana fa)

7) Se volete far lavorare i vostri alunni con strumenti di tipo 2.0 (fargli creare un ebook con Calameo, un Avatar con Voki , farli lavorare su un wiki ecc.) stesso discorso, IPAD non li visualizza o non consente l'assemblaggio dei materiali.

8) Avete creato delle pagine personali per gli alunni e i docenti (con asp o php) con cui ciascuno possa distribuire materiali caricandoli tramite password.L'operazione non sarà possibile con l'ipad poichè non è consentita l'esplorazione del dispositivo alla ricerca dei file da caricare.

9) Anche volendo ricorrere all'app store, anche volendo pagare, non esistono app per realizzare ipertesti multimediali su cui far lavorare i ragazzi.

10 ) Secondo la pubblicità, se possiedi un ipad (1,2 ecc) ogni giorno scopri qualcosa di nuovo che puoi fare.Purtroppo è vero anche il contrario : ogni giorno scopri una cosa che non puoi fare, pertanto questa lista è un work in progress.












IPAD 2 un device eccezionale ...meno che per la didattica

Sin dai primi mesi di distribuzione le testate giornalistiche si sono divertite a segnalare i casi di adozione dell'ipad nelle aule scolastiche.Non a caso se ne parlava nelle sezioni dedicate all'elettronica consumer o nelle "curiosità di cronaca" mai negli spazi , peraltro rari, dedicati al mondo della scuola.Il motivo è semplice : l'ipad, storicamente, sembra concepito per indurre una profonda frustrazione in chi cerca di piegarlo ad usi didattici.Intendiamoci, come supporto al docente può, in particolare nella nuova versione commercializzata in questi giorni, rivelarsi utilissimo : consente la gestione pratica e agevole di un registro elettronico, costituisce una potenziale biblioteca che ti segue sempre, ti fa accedere alla miniera di informazioni del web in maniera immediata, con un adeguato pennino ti permette di gestire una moleskine che non perderai tanto facilmente, se devi documentare a volo un'attività ti offre una videocamera sufficientemente performante ecc. ma, come avrete notato, i suoi atout sono tutti legati ad attività autoreferenziali laddove la didattica e materiata di condivisione e interazione e su questo terreno l'Ipad come molti dispositivi apple è volutamente un sistema chiuso.E' sorprendente la quantità di cose che non si possono fare con l'ipad.li vedremo in un prossimo post.

martedì 8 marzo 2011

Classi 2.0 : La scoperta di un piano della realtà

Dragando il web, consultando tanti resoconti della sperimentazione 2.0 ma anche chiacchierando con i colleghi alla ricerca di "istruzioni per l'uso", si avverte come questa azione appaia spesso impigliata , per non dire impegnata, in una didattica del virtuale priva di un preciso orizzonte.In realtà il concetto di spazio 2.0 può apparire vago e imprecisato ma solo perché, come nel West dell’America di metà ottocento, una moltitudine di uomini ne ridefinisce quotidianamente i confini, gli ambiti, l’identità.Oggi :
Un giovanotto con le sue performance (canore, recitative ecc) pubblicate su You tube, diviene un protagonista del mondo dello spettacolo bypassando la, tradizionalmente, lunga gavetta artistica grazie alla circolazione dei suoi prodotti promossa da milioni di utenti della rete
Una ditta ritira dal mercato precipitosamente un prodotto seppellita dalle recensioni (e videorecensioni) negative immesse in rete dalla comunità dei clienti , quelle comunità che prima di procedere all’acquisto di un prodotto ( dal rimmel al fuoristrada)lo vivisezionano a partire dal rapporto fra specifiche dichiarate e prestazioni riscontrate.
Un dittatore rovina perché nonostante il ferreo controllo esercitato sui mass media accade che nello spazio 2.0, attraverso blog, forum , social network ,la protesta prende forma, si organizza , si coordina, si alimenta in maniera incontrollabile e inarrestabile.
Il regime che domina la più grande nazione della terra chiude lo spazio 2.0 perché , come accadde al clan dei Tokugawa nel Giappone del XVIII secolo, solo l’asserragliamento in uno spazio chiuso e controllato, solo l’alienazione della comunicazione, può garantirgli la sopravvivenza.
Gli esempi potrebbero continuare, in fondo ci siamo limitati alla sola sfea del divenire storico intersoggettivo tralasciando stili di vita e quant'altro , ma è quanto basta per affermare che la dimensione 2.0 è uno dei piani dell’esistenza contemporanea : in essa caoticamente, come in qualsiasi altro piano della vita, si acquisisce conoscenza, si maturano passioni , si consumano delitti o atti di profonda umanità e giustizia. Il suo punto di forza, l’immediatezza e la simultaneità possono esitare tutto il bene della partecipazione e tutto il male della paranoia ossessiva del tempo reale , l’utopia dell’informazione democratica e permanente o il collasso dei sistemi culturali travolti da un’inflazione di informazioni incontrollate e non gerarchizzate. Compito di un educatore sarà al tempo stesso sfruttarne le potenzialità e formare la sua coscienza critica.
Il quindicenne medio non ha contezza dello spazio 2.0 , perché, semplicemente, ci vive:interagisce con i coetanei attraverso i social network, scambia via internet i prodotti della cultura di massa, ricorre ai wiki per ottenere informazioni, discute delle sue passioni sui forum tematici ecc. Se non ha una connessione domestica cercherà sempre di sfruttare le opportunità di collegarsi che gli capitano, altrimenti lo vedremo intento a cercare di supplire attraverso i servizi disponibili sui telefonini al digital divide che lo emargina. Prima ancora che sia lo spazio 2.0 ad occupare la scuola deve essere la scuola, dobbiamo essere noi, a definire la nostra identità e il nostro ruolo su questo piano della realtà

giovedì 3 marzo 2011

Ricominciamo (davvero..)

Dopo mesi di silenzio dovuti alla marea montante degli impegni, pubblici e privati, riprendo il mio Blog con nuovo entusiasmo e, spero, nuove idee. Nel frattempo il progetto presentato da me e dai miei colleghi della IH turistico dell'ISIS Torrente è stato selezionato per l'azione Cl@ssi 2.0 che quest'anno , dopo il debutto con la secondaria di primo grado, si va allargando agli altri ordini della scuola italiana.Mi sembra pertanto interessante postare per intero il nostro progetto.

Dalla LIM all’E-Learning
Le nuove tecnologie sono accampate nella civiltà materiale contemporanea, esse costituiscono una parte saliente anche del patrimonio esperienziale dei giovani della nostra platea scolastica, una platea frastagliata ed eterogenea purtroppo caratterizzata da sacche di povertà, emarginazione e degrado , una platea che va pazientemente intercettata prima e valoriarmente educata poi, una platea per la quale l’autoapprendimento e la simulazione, l’interattività e la multimedialità, possono rappresentare non solo uno strumento in più ma anche un ponte fra la missione formativa e quel vissuto esperienziale in cui tanta parte dei giovani è quotidianamente immersa e di cui non trova traccia o riscontro nella scuola.
L’idea guida del nostro progetto è quella di costruire nella classe 2.0 il proseguimento naturale dell’ambiente percettivo/esperienziale in cui lo studente vive, bonificando il digital divide e realizzando un legame strutturale fra il lavoro a scuola e lo studio domestico attraverso strumenti di tipo E-Learning.Gli strumenti hardware e software individuati nel preventivo (dalla LIM ai netbook di cui verremmo a dotare gli studenti) serviranno ad una strategia progettuale fondata sui seguenti step:
· Lavoro sulle abilità e i saperi essenziali codificati dal profilo PISA-OCSE attraverso l’affiliazione alla piattaforma SOS studenti ,con la determinazione di un percorso didattico,l’iscrizione della classe ai laboratori attivi sulla piattaforma e l’utilizzo dei relativi servizi di chat. Il lavoro impostato, e in parte sviluppato in classe, sarà poi ulteriormente articolato in modalità e-learning
· La somministrazione in presenza e a distanza di unità didattiche interattive, anche multidisciplinari, basate su materiali sviluppati A) con il toolkit della smartboard (software per la costruzione di LO interattivi multimediali) B) con il software Hot Potatoes C) sulla base di percorsi guidati di approfondimento in rete .
· La gestione di tali materiali attraverso il sito dell’istituzione scolastica su cui saranno predisposte (in una sezione “classe 2.0”) delle pagine personali dei docenti per consentir loro di caricare autonomamente materiali per la classe; predisponendo analogamente, per ciascuno studente una pagina personale su cui collocherà i suoi materiali.
· La realizzazione di due wiki multilingue (uno ad esempio dedicato ai monumenti e reperti religiosi presenti sul territorio che potrebbe coinvolgere i docenti dell’intera area linguistico-espressiva, l’altro da determinarsi lungo gli assi matematico scientifico o giuridico-economico) con gli studenti chiamati a realizzare le schede e ad operare la supervisione dello spazio-wiki.

L’obbiettivo e quello di avvalersi del linguaggio della multimedialità e delle dinamiche interazionali per creare un circolo virtuoso dell’apprendimento in cui la somministrazione dei contenuti possa divenire un passaggio di un più ricco e complesso itinerario dalla stimolazione alla cooperazione

martedì 26 ottobre 2010

L'activity toolkit della smartboard : uno strumento imprescindibile

Come ben sanno gli utilizzatori di notebook, il software proprietario della smartboard per la costruzione delle lezioni, lo strumento offerto dalla ditta canadese nella sua versione "liscia" è uno scialbo clone di powerpoint, senza le transizioni, per cui l'utilizzo del lesson activity toolkit si presenta imprescindibile ben più dell'archivio di materiali per discipline che viene messo a disposizione online.Si tratta di un pacchetto di utility che consentono di aggiungere interattività alle lezioni, agli oggetti, costruiti con notebook.La risorsa è in inglese e viene distribuita senza alcuna guida, pertanto ogni singolo tool va decodificato per tentativi. Per aiutare chi fosse interessato ho costruito dei semplici esempi scaricabili e modificabili che vi faranno guadagnare tempo.In basso troverete il link alla pagina che li contiene ma ricordate che, una volta scaricati e decompressi questi materiali saranno visibili, e fruibili, solo se avete il software della smart installato sul pc!
ecco il link attenzione dovete copiarlo nella barra degli indirizzi e fare invio :

http://www.itctorrente.it/formazione%20LIM.html


lunedì 25 ottobre 2010

Open class : una piattaforma E-Learning potente, gratuita, per tutti

Si comunica alle SSS.LL che nel corrente anno scolastico 2010/2011 le scuole di ogni ordine e grado della Campania potranno utilizzare, senza onere alcuno, la piattaforma E-Learning Open Class messa a disposizione dell'ufficio scolastico regionale,coerentemente con le direttive del piano scolastico regionale formazione, per offrire ai docenti un'ambiente educativo di rete a supporto della didattica d'aula e agliallievi modalità di studio in diversi contesti di interazione e collaborazione"

Comincia così il comunicato dell'ufficio scolastico regionale datata 7 /10/2010 che comunica l'istituzionalizzazione della piattaforma "open class" e la sua messa a disposizione delle scuole campane.Open class è una piattaforma che pur con qualche limite nella grafica e una routine ancora acerba unisce la potenza di moodle alla semplicità compositiva di un blog.Prossimamente pubblicherò un videotutorial introduttivo.

domenica 3 ottobre 2010

Le risorse di SOS studenti

Tre anni di SOS studenti non hanno prodotto la quantità di iscritti alla piattaforma che ci si aspettava (sulle ragioni di questo parziale fallimento mi sono soffermato in passato e ci tornerò)tuttavia molti utilizzatori o visitatori occasionali hanno avuto modo di appezzare il repertorio di LO interattivi disponibile sulla piattaforma.

Per accedere ad una ampia selezione di questi materiali e utilizzarli liberamente cliccate qui :

http://www.itctorrente.it/LA%20LINGUA%20ITALIANA.html


La lista riguarda l'educazione linguistica, nel corso della prossima settimana posterò il link a rassegne relative alla matematica, alle scienze, alla fisica, all'inglese.

domenica 12 settembre 2010

Ricomincio da Powerpoint ?

Riprendo il blog dopo la sacrosanta pausa estiva (fatta peraltro di esami e altri impegni consimili almeno fino ad agosto inoltrato…) con una piccola cosa, piccola piccola ma emblematica di quanto le “major” informatiche potrebbero fare per la didattica, se solo volessero.Voglio parlarvi di un piccolo plugin creato da Microsoft per Powerpoint : Microsoft Mouse Mischief .
Grazie a questa implementazione (gratuita e liberamente scaricabile da qui http://microsoft-mouse-mischief.softonic.it/ i docenti potranno rendere interattive le loro presentazioni in powerpoint creando attività multipuntatore in cui ogni alunno, se dispone di un mouse, può intervenire liberamente. Immaginate un LO costruito con il programma microsoft (l’unico peraltro veramente utilizzato nella scuola italiana e quindi noto ai più) con i suoi testi e le relative componenti multimediali bene, mischief
a) vi consente di aggiungere, con semplicità disarmante, tre modelli di attività interattive già pronti: domande Sì/No, test a risposta multipla e disegno.
b) le vostre slide, sotto la vostra guida , consentiranno agli studenti di "entrare" nella presentazione rispondendo alle domande e persino disegnando con il proprio mouse. In pratica Microsoft Mouse Mischief trasforma PowerPoint in una lavagna collettiva e interattiva popolata da uno stuolo di mouse.Lavorando in rete l momento della presentazione, quando l'insegnante arriverà alle diapositive dedicate all'attività compariranno tanti puntatori per quanti mouse/alunni saranno presenti in classe, ognuno differenziato dall'altro con un simbolo diverso.
Ovviamente il L.O e somministrabile anche al singolo studente, può girare su una lavagna interattiva , essere distribuito online e offline.Con Microsoft Mouse Mischief è possibile inoltre attivare un timer, contare (e mostrare) le risposte esatte e decidere se gli alunni dovranno rispondere individualmente o in gruppo. Il plugin è gratuito, ma solo in inglese. Inoltre Sul sito online di Office è possibile scaricare e condividere presentazioni interattive. Torneremmo sull’argomento con riflessioni e proposte.

lunedì 31 maggio 2010

Piccoli archivi crescono


Vi segnalo la creazione nella mia scuola di un archivio digitale liberamente fruibile da tutti all'indirizzo http://www.itctorrente.it/archivio%20digitale%20torrente.html

L'archivio, nato sull'abbrivio del PON D1 dedicato alla costruzione di LIM Object ed LO, è in continuo ampliamento e ospita principalmente materiali realizzati con Hot Potatoes e Notebook il programma della smartboard.Questi ultimi oggetti sono visualizzabili e utilizzabili solo se si ha il software della smartboard installato sul PC.Visitate l'archivio periodicamente da qui a Dicembre non rimarrete delusi !

Abarthizziamo S.O.S Studenti

"Abarthizzare", da Carlo Abarth geniale ingegnerizzatore di utilitarie di serie, significa, nell'uso corrente, potenziare un dispositivo ordinario ampliandone il range d'uso al punto da fargli trascendere i suoi nativi limiti fisiologici.L'espressione ci è venuta in mente pensando ai limiti della piattaforma S.O.S studenti di cui abbiamo parlato nel precedente post e a come ovviarli. L'idea è semplice : vogliamo costruire un percorso didattico in cui innestare i learning object che troviamo sulla piattaforma o le prove PISA-OCSE ? possiamo fare così

a) Creiamo un wiki personale su Intodit ( che potremmo chiamare la palestra digitale del prof.....)
b) In questo spazio (che lo ricordiamo ci consente di creare schede ipermediali gerarchizzabili in stile wikipedia) creeremo la nostra unità didattica liberamente consultabile
c) poi aggiungereme i link ai learning object, o alle prove PISA, presenti sulla piattaforma, gli oggetti si apriranno direttamente senza che sia necessario per lo studente essere iscritto alla piattaforma, senza che debba digitare alcuna password.
d) Se l'oggetto prevede la produzione di un elaborato da affidare alla correzione del docente lo studente potrà inviarlo via e-mail al docente, più o meno come avviene per SOS studenti.

Naturalmente è una strategia per chi ritiene la piattaforma inutilizzabile così com'è o semplicemente vuole utilizzare solo alcuni materiali ivi presenti o non insegnando al biennio non ha accesso alla piattaforma.Naturalmente dovrete procurarvi una password per consultare i materiali e copiare i Link ma la sinergia fra un wiki così concepito e i materiali esterni di cui si può disporre è molto promettente .

domenica 16 maggio 2010

SOS studenti:elogio comunquista di una forma piatta


Puntuali come le rondini prima del corrente disordine climatico, con la primavera fioriscono le iniziative per diffondere l'uso della piattaforma SOS studenti nata 3 anni fa come pon nazionale a sostegno del recupero dei debiti formativi attraverso gli strumenti Dell'e- learning.Sos Studenti fatica a diffondersi nell'uso anche se ormai la maggioranza dei docenti della secondaria ne ha sentito almeno parlare.la necessità di iscriversi ad un pon nazionale, seguendo la trafila burocratica che passa giocoforza dalle segreterie, impedisce la sperimentazione individuale di questa risorsa che, peraltro, viene spesso percepita come inutilizzabile visto il profondo digital divide che ancora caratterizza la società italiana (e che vede gli alunni a rischio di insuccesso scolastico essere spesso quelli sprovvisti di linea ADSL, e non solo di quella) Se a ciò aggiungiamo lo scarso appeal di una piattaforma dove non è possibile formare più di una classe virtuale nè mettere online propri materiali da somministrare agli studenti, le ragioni di un perdurante insuccesso ci sono tutte

Eppure, comunque

A) Se la scuola,il sistema scuola, se ne fa carico, bastano poche ore di lavoro per affiliare gli studenti e i docenti al PON e consentire così ai colleghi di costituire le classi virtuali e sperimentare una piattaforma che pur con tutti i suoi limiti,o forse proprio per quelli, è talmente user friendly da poter essere usata da qualsiasi docente in grado di distinguere un mouse da un topo

B) La piattaforma ospita l'intero repertorio delle prove Pisa OCSE la cui somministrazione,ovviamente nell'ambito di un percorso didattico finalizzato alla formazione di quelle competenze, costituisce un interessante momento di formazione e di crescita,

C) Le risorse disponibili si sono notevolmente ampliate nel corso degli anni e cosi' oggi possiamo trovare su SOS studenti centinaia di LO dal semplice al complesso, spesso interattivi, spesso multimediali, spesso provvisti di strumenti di autovalutazione ecc. il che consente di ipotizzare strategie d'uso particolari legate non solo al recupero ma anche all'approfondimento (diversificando il lavoro per gruppi omogenei) senza trascurare la possibilità 1) di utilizzare le centinaia di Learning Object interattivi come risorse per il lavoro sulla LIM 2) di lavorare sulla piattaforma in laboratorio superando così il problema della mancanza da parte di taluni allievi dei mezzi per lavorare online

D) pur con tutti i limiti di breeze sia i Corsi-laboratorio organizzati centralmente e veicolati dalla piattaforma, che la modalità di lavoro in chat incontrano il largo favore degli alunni che li stanno sperimentando

Concludendo: sara' anche una forma piatta ma SOS studenti ha comunque i suoi quattro assi ( fossero pure di un colore solo ovvero con limiti evidenti) è gratuita, consente di lavorare in classe virtuale, è un deposito di risorse didattiche e, soprattutto, di LO interattivi certo necessita di un' attenzione, di un investimento da parte dell'istituzione , ma di questo parleremo in un prossimo post

domenica 9 maggio 2010

La verifica dei contenuti disciplinari essenziali con Hot potatoes

Hot potatoes, ne abbiamo già parlato, è un semplicissimo software per realizzare esercizi interattivi largamente usato e il cui funzionamento puo essere illustrato e compreso in un’ora.Il suo pregio fondamentale è l’immediatezza . Per capirci il tempo che richiede la preparazione di un test a risposta multipla coincide con il tempo necessaria a :

pensare la domanda
pensare le risposte
scriverle
premere il pulsante salva come pagina web

Il resto ( trasformare il tutto in un questionario interattivo, cambiare l’ordine delle risposte ogni volta che si apre il test, calcolare il valore della prova sulla base dei tentativi fatti ecc.) lo fa il programma.
Detto questo ipotizziamo quanto segue, scegliendo il programma di storia della prima e della seconda come esempio

a) Il programma di storia di una classe consta circa di 15 unità didattiche effettive (15 per 2 uguale 30 )
b) Nel dipartimento di materie letterarie ci sono , di solito almeno 5 docenti che insegnano nel biennio
c) Distribuendo le unità fra i cinque colleghi si hanno 6 unità per collega
d) Ipotizziamo un questionario a risposta multipla di verifica composto da 10 domande
e) Ogni collega dovrà realizzare 6 questionari ovvero 60 domande
f) Il tempo massimo necessario a realizzare un questionario di 10 domande a risposta con hot potatoes è di 40 minuti (massimo !)
g) Console quattro ore di lavoro da parte dei colleghi si otterrà un set completo di domande per tutte le unità del programma di storia del biennio

Cosa avremo ottenuto :

Uno strumento che definisce dei contenuti essenziali condivisi da tutto l’istituto, storico obbiettivo di tutte le istituzioni scolastiche, punto di riferimento nel corso degli anni, standard per gli esami di idoneità

Un set completo di prove interattive somministrabili via internet

Un set di verifiche somministrabile in laboratorio o chiamando lo studente alla lavagna interattiva

Un interessante strumento di autoverifica per gli studenti impegnati nel recupero dei debiti

Una base su cui i colleghi interessati potranno lavorare per aggiungere contenuti, suggerimenti agli studenti ecc.

Il tutto, giova ripeterlo, al costo di 3/4 ore di lavoro
Certo qualcuno potrebbe obbiettare che il prodotto finale sia minimale, ma, come abbiamo accennato, nulla vieta ai volenterosi di arricchirlo con pagine e immagini di accompagnamento ai quesiti, con suggerimenti in grado di indirizzare lo studente in difficoltà verso la risposta corretta e molte altre funzioni che il programma possiede e che possono rendere il LO che vogliamo realizzare molto più sofisticato

giovedì 6 maggio 2010

Come, e perchè, usare Cam studio


Nonostante la sua estrema semplicità d'uso, fatti salvi quei due o tre settaggi iniziali il software fa quel che deve con semplicità e linearità, Cam Studio suscita in più di un collega a cui ne propongo l'uso discrete perplessità. Lo si interpreta com un buon strumento per illustrare il funzionamento di un dispositivo o di un software ma si fatica, evidentemente, a vederne le potenzialità come strumento per la didattica curricolare/disciplinare.Eppure non è difficile ipotizzarne l'uso come sussidio e-learning , e non solo, ma dato che un esempio può valere più di cento concioni , di seguito ne propongo diversi, suddivisi per discipline, il novero fa riferimento alle materie dell'ITC/ITT ma non sarà certo difficile derivare dala casistica che presento "ipotesi ad hoc" per qualsivoglia disciplina. Modelli d’uso di un video tutorial

Genericamente e per ltt e informatica è naturalmente possibile illustrare qualsiasi software o procedura assistita da software ( in word o excel, ad esempio)

Matematica illustrare un teorema
Ricostruire i passaggi dell’algebra
Costruzione di grafici

Economia aziendale Illustrare un articolo
Come si costruisce (e si legge) un grafico
Analizzare una tratta ,una fattura,una cambiale, una bolla di accompagnamento, uno statino,un 730 , un isee ecc

Scienze illustrare un processo attraverso la disamina di immagini
Analizzare una struttura
Illustrare le valenza categorie simbologia e significati

Lingue illustrare il lessico connesso ad una struttura complessa o ad una attività (dalla lettera al pc, dall’abbigliamento alla casa)
Analizzare La costruzione della frase
Illustrare la pronuncia e i fenomeni fonetici

Ed Fisica illustrare i movimenti corretti di un esercizio
Mostrare tattiche e posizioni sul terreno di gioco
Economia e Diritto Illustrare formule e teoremi micro/macroeconomici (specialmente se supportati da rappresentazioni grafiche complesse )
Spiegare i processi decisionali costruendo video tutorial basati su diagrammi di flussi
Illustrare rappresentazioni grafiche di tipo tassonomico-gerarchizzato

Geografia Illustrare e commentare cartine di tipo “statico” ( fisico politico ) o “dinamico” ( quelle che illustrano processi ES : i flussi migratori, la desertificazione)
Sviluppare excursus tematici basati su sequenze di immagini

Italiano oltre quanto detto per lingue
l’analisi del testo

domenica 2 maggio 2010

Aggiunto videotutorial su Cam studio

Finalmente ho trovato il tempo per realizzare il videotutorial su Cam studio e postarlo !

lunedì 26 aprile 2010

Nuovi videotutorial

Linkato nella sezione i miei videotutorial la seconda, e ultima, parte della lezione sulla creazione di un wiki su intodit.Nei prossimi giorni metterò online un accurato tutorial su Cam studio uno screen recorder gratuito .

domenica 25 aprile 2010

La lezione con la LIM : la tecnica del "non finito"


Due sono i rischi più evidenti nell’approccio iniziale all’uso della lim in classe. Da un lato quello di appoggiarsi in via esclusiva alle opportunità offerte dalla navigazione in rete dall’altra, paradossalmente, quello di procedere preparando lezioni con notebook estremamente accurate ovvero completamente strutturate, e dunque chiuse, che poi saranno somministrate agli allievi come una sorta di documentario che, una volta consumatosi l’effetto novità, li lascerà più o meno indifferenti come la più tradizionale delle lezioni frontali. Per ovviare a questi rischi e promuovere un uso effettivamente interattivo e partecipativo della LIM vi suggerisco una sorta di “tecnica del non finito”
Funziona cosi :

1) Preparate a casa il canovaccio della vs lezione con notebook alternando :definizioni/descrizioni, immagini, esempi, quesiti, grafici e schemi riassuntivi disegnati da voi, link a esercizi che avete trovato in rete, link a contenuti presenti in pagine web

2) Definizioni / descrizioni : inserite ogni volta che sia possibile un inserto del tipo (ovvero………………) con debito spazio; nel corso della lezione chiamerete gli studenti a”compilarlo” con il pennarello

3) Immagini : create sotto l’immagine una casella di testo con la scritta “DIDASCALIA………………………..” come sopra nel corso della lezione chiamerete gli studenti a”compilarlo” con il pennarello

4) Esempi : bipartite lo spazio degli esempi lasciando agli studenti il compito di annoverarne un numero pari a quello che avrete proposto voi

5) Quesiti : proponete quesiti relativi a quanto fino a quel momento illustrato : il primo quesito riporterà la soluzione gli altri dovranno essere risolti dagli allievi che si avvicenderanno alla lavagna

6) Grafici : se proponete grafici (realizzati da voi o recuperati dalla rete) occultate parte della rappresentazione e/o dei dati chiamando gli studenti a integrare e completare quanto, ovviamente, sarà inferibile dal resto del grafico o dall’insieme dei dati a loro disposizione

7) Schemi riassuntivi : realizzate uno schema riassuntivo volutamente, e visibilmente, incompleto e chiamate la classe a intervenire per completarlo

8) Link : proponete vari link mescolando collegamenti coerenti e pertinenti ad altri parzialmente o completamente incongrui e chiamate gli alunni a determinare quali conservare e quali cancellare

Alla fine della lezione avrete realizzato un percorso condiviso che avrà esitato una lezione completa che salverete in un nuovo file che potrete distribuire agli alunni (se necessario esportandolo in powerpoint o stampandolo dopo averlo esportato in pdf) e che potrete conservare come memoria degli esiti effettivi del percorso di costruzione delle competenze che avete sviluppato.

File notebook in italiano cercasi e qualcuno li ha trovati

Il collega Carlo Schiripa Manna ci segnala su Didaweb la sezione dedicata ai materiali per la smartboard
(http://www.didaweb.net/risorse/lim.php) si tratta in effetti di una sezione ormai significativa per qualità e quantità, in cui personalmente segnalo la lezione sull’apparato circolatorio, elementare esempio di lezione con materiali ”non finiti” (vedi post sul “non finito”).Grazie Carlo !
 
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Based on a work at didatticadigitale.blogspot.com.