Secondo gli analisti del mercato telefonia i servizi voce entreranno nei prossimi anni in una fase di ulteriore rallentamento, per cui gli operatori dovranno necessariamente fornire nuovi servizi per bilanciare questo declino. La buona notizia è che la maggior parte degli operatori si trova ancora "nella parte più bassa della curva dei profitti legati ai servizi dati": gli smartphone, nonostante il loro enorme successo, anche nei mercati avanzati come gli Usa e l'Europa occidentale hanno raggiunto una penetrazione di appena il 15%. C'è insomma, un ampio margine di crescita: "...in parole povere - ha concluso Wehmeier uno dei guru dell’analisi di questo settore - far arrivare più smartphone nelle mani dei consumatori e convincerli a spendere rappresenta la maggiore opportunità di guadagno per gli operatori di tutto il mondo".Tempo 12 mesi ciò che oggi è possibile fare con uno smartphone da almeno 250/300 euro sarà possibile con un apparecchio di 120/150 e la diffusione del wifi unito a tariffe dati da 5/6 euro mensili offerte da tutti i principali operatori manderà in pensione la tastiera e aprirà l’era dell’accesso generalizzato. Una opportunità che anche il mondo dell’istruzione dovrà sfruttare calandosi nella logica della connettività reticolare totale e dei podcast didattici ,compilation di materiali didattici audiovisivi ,lezioni, documentari, conferenze, elaborati dai docenti, scaricabili dalla rete e soprattutto fruibili, come si suol dire, in modo nomadico, secondo lo stile proprio della ipod generation.
venerdì 1 aprile 2011
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